15 Dicembre 2021

Intervista con il CTO Luca Angioloni

Proseguiamo il nostro approfondimento sul dietro le quinte di Aidia e sui suoi tre fondatori. Abbiamo già intervistato il CEO, Riccardo Celli e oggi facciamo quattro chiacchiere anche con uno degli altri due fondatori, il CTO Luca Angioloni.

Luca, abbiamo già parlato con Riccardo, il CEO di Aidia, ma vorremmo conoscere anche la tua prospettiva: com’è nata Aidia? Qual è il vostro obiettivo?

Io, Francesco e Riccardo siamo amici dai tempi dell’Università. Tra noi parlavamo spesso di creare una nostra attività, di costruire qualcosa di nostro e nel 2020, proprio durante la prima fase della Pandemia, abbiamo deciso fosse il momento giusto. La pandemia infatti ha scombussolato le carte in tavola e messo in evidenza il bisogno di rinnovare il modo di fare impresa, in special modo in Italia. Noi vogliamo essere proprio questo: una forza di rinnovamento per il paese. Siamo appassionati di tecnologia e vogliamo portare le tecnologie più all’avanguardia dentro le imprese, per garantirgli di essere competitive sul mercato globale.

Dentro Aidia il tuo ruolo è quello di CTO. Spiegaci un po’ meglio di cosa ti occupi!

Il ruolo del CTO è molto variegato: mi occupo di scegliere le tecnologie, le architetture e le persone più adatte allo sviluppo delle soluzioni e poi mi assicuro che tutto fili liscio. Il trucco è riuscire a mettere d’accordo le esigenze del cliente con i limiti del budget, per realizzare una soluzione d’IA elegante e funzionale, che fornisca il miglior servizio possibile. Le possibilità con l’IA sono numerosissime quindi devo assicurarmi di vagliare tutte le opzioni con attenzione.

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Che non risulta mai noioso! È un ruolo molto dinamico: devo coordinare responsabilità diverse e le cose da fare sono tante e varie, quindi davvero non posso mai annoiarmi. Inoltre devo confrontarmi costantemente con le novità tecnologiche del settore ed è una sfida continua: l’IA richiede di mantenersi sempre aggiornati sulle novità, alla frontiera della conoscenza. A me piace: amo poterne vedere l’evoluzione dall’interno, partecipare attivamente alla creazione di nuove idee e soluzioni.

E nel tuo settore, invece? Cosa ti appassiona dell’Intelligenza Artificiale?

Credo che l’Intelligenza Artificiale e la tecnologia più in generale debbano essere al servizio dell’uomo. Con l’IA al nostro fianco, possiamo pensare di costruire cose ancora più complesse, lavorare meglio, semplificare le procedure più noiose ed eliminare le parti più faticose ed alienanti del lavoro. Questo mi appassiona: la sinergia tra uomo e macchina apre a un mondo di nuove possibilità; permette all’essere umano di occuparsi delle cose davvero importanti e di concentrarsi sull’aspetto creativo, cosa può esserci di più forte?

##Si vede che il tema ti appassiona davvero! Grazie al tuo lavoro immagino penserai spesso alle possibili evoluzioni della tecnologia – secondo te quali nuove applicazioni di IA avranno più impatto nel prossimo futuro? Nei prossimi anni vedremo una vera e propria rivoluzione tecnologica grazie all’Intelligenza Artificiale e credo che, anche se faranno meno scalpore, gli sviluppi più importanti arriveranno proprio nell’ambito produttivo: le applicazioni di IA che si occupano di efficientare il lavoro avranno un impatto enorme. E vale per tutti i settori produttivi: i modelli predittivi aiuteranno qualsiasi tipo di impresa a prendere decisioni migliori, l’automazione dei processi semplificherà anche i lavori più astratti e qualificati, l’automazione industriale rivoluzionerà radicalmente il settore manifatturiero.

Credi quindi che tutte le aziende potrebbero beneficiare dell’IA? Facci un esempio!

Certamente! Anche in aziende più tradizionali, magari artigianali o del settore agroalimentare, l’IA può portare grandi benefici. Un’azienda vinicola o un pastificio potrebbero pensare di non avere alcun bisogno di questa tecnologia così avanzata, ma non è affatto così. Si può ad esempio migliorare l’efficienza delle colture, conoscere il momento migliore di raccolta o avere suggerimenti ottimizzati su come prevenire le malattie delle piante; ma anche automatizzare la logistica o controllare la qualità delle confezioni: le possibilità sono infinite.

Lisa Bartali

Lisa Bartali

Marketing Specialist in AIDIA, laureata in Studi Internazionali a Firenze, appassionata di storia, economia e delle cose bizzarre del mondo.

Aidia

In Aidia sviluppiamo soluzioni software basate su IA, soluzioni di NLP, Big Data Analytics e Data Science. Soluzioni innovative per ottimizzare i processi ed efficientizzare i flussi di lavoro. Per saperne di più, contattaci o inviaci una mail a info@aidia.it.

Difficoltà moderne e opportunità del Machine Learning: come l’IA sostiene l’agricoltura
Articolo 3 di 29
Nuova partnership

Ultime notizie