Negli ultimi due anni, anche in seguito alla Pandemia da Covid-19, c’è stata un’importante spinta al rinnovamento dei processi produttivi delle imprese: è forte l’incentivo ad adottare nuove tecnologie per non perdere il passo con i veloci cambiamenti che stanno trasformando l’economia.
Una ricerca di McKinsey di quest’anno sui maggiori trend tecnologici individua sette tecnologie che guideranno il rinnovamento nel settore produttivo: l’Automazione di nuova generazione, la virtualizzazione dei Processi, l’Interconnessione dei Dispositivi con l’IoT e il 5G, le Infrastrutture Distribuite, i computer di prossima generazione (Quantici o costruiti con Chip Neuromorfici), le applicazioni di IA nel campo della Computer Vision e del Neural Language Programming, le Architetture Software 2.0 e le Trust Architectures come Blockchain.
Tra questi strumenti, particolari aspettative sono riposte sull’Automazione -è stato previsto che la spesa per l’Automazione raggiungerà i 4 miliardi di dollari l’anno entro il 2025.
Uno degli aspetti dell’Automazione più diffusi e più utili per le imprese è l’Automazione Robotica dei Processi (o Robotic Process Automation, RPA). Con questo termine si intende l’Automazione di flussi di lavoro che riguardano l’acquisizione ed elaborazione di dati. Rientrano nel termine funzioni come le conferme automatiche agli ordini online, la creazione automatizzata di fatture clienti o il trasferimento meccanico di dati da una piattaforma all’altra. Si tratta di rendere immediati processi ripetitivi, ben strutturati e consequenziali, che pur essendo essenziali per lo svolgimento del processo produttivo producono scarso valore aggiunto per l’azienda.
Secondo un’indagine del 2017 le aziende che utilizzano strumenti di RPA conoscono benefici dal primo momento di utilizzo: nelle imprese prese in considerazione il Ritorno sull’Investimento (ROI) raggiunge fino il 200% del costo iniziale, nel primo anno di utilizzo.
Tuttavia strumenti classici di RPA incontrano varie limitazioni: riescono a elaborare soltanto input di dati ben strutturati e si basano su un set di regole ben definite e limitate. Per ogni emergente nuova necessità, inoltre, devono essere completamente ripensati e riprogrammati; non sono in grado di aggiustarsi automaticamente a contesti o obiettivi che cambiano nel tempo.
Il prossimo passo nell’evoluzione di questa tecnologia è l’associazione con applicazioni di Intelligenza Artificiale. L’IA infatti permette di gestire processi più complessi con maggiore precisione e sa adattarsi al variare delle circostanze.
Con l’IA un Software di RPA può ricavare dati da documenti di ogni tipo (anche scannerizzazioni o foto di scarsa qualità), correggere errori nei dati, modificare la struttura dati per integrarla al meglio in sistemi diversi e classificare e indicizzare automaticamente le informazioni.
È lo strumento migliore per facilitare il lavoro delle aziende: semplice, flessibile, facilmente integrabile con qualsiasi attività preesistente e pronta per affrontare il futuro.
Marketing Specialist in AIDIA, laureata in Studi Internazionali a Firenze, appassionata di storia, economia e delle cose bizzarre del mondo.
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