24 settembre 2025

Intelligenza artificiale a scuola: linee guida e innovazione

Come le strategie digitali e le policy IA stanno trasformando l'istruzione pubblica

Intelligenza artificiale a scuola: linee guida e innovazione

Come le strategie digitali e le policy IA stanno trasformando l’istruzione pubblica

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale è diventata protagonista nel dibattito sull’innovazione didattica in Europa. L’adozione di linee guida nazionali, come quelle del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) in Italia, rappresenta un passo fondamentale per un utilizzo responsabile dell’IA nel settore educativo.


Le linee guida italiane sull’IA: sicurezza, etica e governance nella scuola pubblica

Le linee guida del MIM pongono l’accento su un’innovazione antropocentrica: l’IA deve essere al servizio degli studenti, degli insegnanti e di tutta la comunità scolastica, nel rispetto dei valori fondamentali e dei diritti umani. In linea con l’AI Act europeo, il documento stabilisce che la trasformazione digitale deve garantire sicurezza, affidabilità ed eticità degli strumenti introdotti.

La strategia si articola su quattro pilastri essenziali:

  • Principi fondanti come la centralità della persona, l’equità e la tutela dei diritti fondamentali.

  • Requisiti rigorosi per garantire trasparenza, sorveglianza umana e protezione dei dati personali (GDPR).

  • Un framework operativo che assicura un’implementazione graduale e controllata, dalla pianificazione al monitoraggio.

  • Una governance solida supportata da audit regolari, formazione obbligatoria per il personale scolastico e monitoraggio sistematico di risultati e impatti.

Questo modello garantisce che ogni istituto, agendo come responsabile dell’implementazione (“deployer”), assuma piena responsabilità nella valutazione d’impatto e nella gestione dei rischi, mitigando pericoli di bias, errori o usi impropri.


Come può essere utilizzata l’intelligenza artificiale nella didattica quotidiana? Quali vantaggi offre?

Oltre ai principi generali, il documento stabilisce in modo chiaro come l’intelligenza artificiale possa essere integrata nella scuola in modo efficace e sicuro, portando vantaggi specifici a tutte le figure coinvolte.

  • Per i docenti, l’IA permette di personalizzare la didattica, generare materiali interattivi e simulazioni digitali, automatizzare le attività ripetitive e dedicare più tempo alla relazione educativa e al supporto degli studenti.

  • Per gli studenti, grazie a percorsi di apprendimento personalizzati e feedback immediati, è possibile imparare in modo creativo e autonomo, sviluppando pensiero critico e abilità di problem solving con strumenti digitali e chatbot.

  • Per il personale amministrativo e dirigente, l’intelligenza artificiale consente di automatizzare processi ripetitivi come la gestione documentale e degli orari. Inoltre, l’uso di sistemi data-driven migliora la trasparenza decisionale e l’efficienza organizzativa.

I vantaggi principali dell’integrazione dell’IA nella scuola sono:

  • Didattica inclusiva e su misura.

  • Semplificazione delle procedure amministrative.

  • Maggiore tempo per la relazione tra insegnanti e studenti.

  • Sviluppo di nuove competenze digitali.

Questa integrazione si accompagna a policy chiare e a una supervisione costante, fondamentali per ridurre rischi di bias, errori e impieghi impropri.


Esperienze internazionali: il modello UK tra IA, formazione digitale e investimenti nella formazione

A livello internazionale, la discussione si arricchisce di spunti innovativi. Il governo britannico ha adottato un approccio marcatamente pragmatico. Le nuove linee guida si concentrano sull’uso dell’IA per automatizzare valutazioni di compiti a basso rischio e attività amministrative di routine (stesura di comunicazioni standard), consentendo agli insegnanti di risparmiare tempo e concentrarsi maggiormente sulla didattica e sulla relazione con gli studenti. Tuttavia, anche in questo modello la supervisione umana resta imprescindibile: ogni risultato prodotto con l’ausilio dell’IA deve essere verificato dai docenti.

I principi chiave promossi nel Regno Unito sono la trasparenza degli strumenti, la formazione dei docenti e la tutela della privacy, insieme alla consapevolezza dei rischi potenziali, come la disinformazione e la diffusione di errori e deepfake. Sul fronte degli investimenti tecnologici, il Department for Education segnala che «un nuovo programma TechFirst da 187 milioni di sterline porterà la formazione digitale e l’intelligenza artificiale nelle aule e nelle comunità», offrendo agli studenti nuove opportunità di crescita e carriera.


Governance, formazione e valore aggiunto: la visione comune

Nonostante le diverse sfumature nazionali, il consenso europeo converge su punti fermi. L’innovazione didattica basata sull’intelligenza artificiale richiede non solo nuovi strumenti, ma soprattutto governance, cultura digitale e formazione continua.

I pilastri di una buona gestione dell’IA scolastica includono:

  • Supervisione docente e controllo umano in ogni processo.

  • Policy chiare, aggiornate e condivise.

  • Investimenti mirati nella formazione di docenti, studenti e personale.

  • Controllo costante di inclusione, trasparenza, equità e sicurezza degli algoritmi.

Solo così l’intelligenza artificiale potrà diventare un vero alleato della scuola, promuovendo una didattica innovativa, inclusiva e centrata sulla crescita delle persone.


Fonti

Marta Magnini

Marta Magnini

Digital Marketing & Communication Assistant in Aidia, laureata in Scienze della Comunicazione e appassionata delle arti performative.

Aidia

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